E-Book, Italienisch, Band 61, 234 Seiten
Reihe: Not
Wark Amore e soldi, sesso e morte
1. Auflage 2025
ISBN: 978-88-8056-323-5
Verlag: Nero editions
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
E-Book, Italienisch, Band 61, 234 Seiten
Reihe: Not
ISBN: 978-88-8056-323-5
Verlag: Nero editions
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
McKenzie Wark è scrittrice e studiosa di teoria dei media, teoria critica e studi culturali. È autrice, tra gli altri, di Un manifesto hacker, Gamer Theory e Molecular Red. Insegna Media e Cultural Studies alla New School for Social Research di New York. Per la collana Not ha pubblicato Il capitale è morto. Il peggio deve ancora venire (2021) e Raving (2023).
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0.1
(A MCKENZIE)
Quando Little Richard è venuto nella nostra città natale, ci ha lasciato una specie di dono. È venuto a Newcastle nel 1957 per il suo tour australiano, quattro anni dopo che eri nato tu. Era una fiamma che bruciava impetuosa, icona di quella novità chiamata rock’n’roll. Poi mentre attraversava le acque del nostro porto, la sua vita ha cambiato corso.
Anche la tua vita cambierà molti corsi. Ti scrivo dal tuo futuro, o almeno da uno dei futuri possibili. Una lettera a un giovane poeta, in cui il giovane poeta poi sarei io, quarant’anni fa, quando non avevo nemmeno vent’anni. Una lettera che è la copertina per un medley di tante altre lettere indirizzate ad altre persone, che parlano di amore e di soldi, di sesso e di morte.
Tu… che cosa mi ricordo di te? I nostri io passati sono probabilmente versioni ampiamente rivisitate. Vediamo cosa riesco a mettere insieme.
Proverò a non darti dei consigli, figuriamoci se li accetteresti. Non ne senti mai il bisogno. Non sei capace di lasciarti insegnare. Molte persone ti daranno una mano. Forse vedono la ferita che t’impedisce di chiedere. Ti aiuteranno nonostante la tua indifferenza, l’antagonismo quasi, a mostrare che ci tieni. Ad accettare l’amore.
Non ci pensi spesso, ma mi sento d’insistere: abbiamo perso nostra madre quando eravamo molto giovani, e quel padre distante e facilmente irritabile non ci è mai andato troppo a genio. I due adulti che avrebbero dovuto essere lì per noi, in prima linea, a tenere a bada il mondo, non c’erano. Questo ci ha rese diffidenti, distaccate e dissociate. Vai a vedere cosa significa l’ultima parola, chiarisce molte cose. Ti senti solo al mondo come Kimba – Il leone bianco, quella serie che ti piaceva tanto quando eri piccolo.
È già abbastanza ovvio per te che un mondo che si regge su piccole unità familiari isolate, soggette ai capricci del mercato e alle malattie, sia una pessima idea. Vuoi un mondo migliore. Il passato ti ha ferito ma tu vai avanti, vuoi che il mondo ti segua. Non hai ancora imparato a vivere nel presente, quindi vivi nel vuoto di un non-ancora permanente.
Dopo che tua madre è morta la tua famiglia si è leccata le ferite. Tu eri il più piccolo, non potevi accorgertene. Avevi bisogno che non cadessero a pezzi, perché dovevano tenere in piedi te. Hanno fatto il possibile, ma ti serviva di più, così hai cercato altri modi per attirare l’attenzione.
Tuo fratello maggiore fumava. Hai trovato una vecchia scatola di sigarette, rollavi mozziconi di matita con la carta, e ti sei inventato una finta marca. Le chiamavi «Snazzies: le sigarette per i fumatori alla moda». L’hai tirata avanti per un po’ e tutt? ti trovavano tenero. I bambini più grandi ti spingevano contro il muro per strapparti le cose dalle mani, ma a volte affascinavi anche loro.
Ti senti vulnerabile, fragile, troppo esposto alle casualità del mondo. Sei diventato già bravo a osservare il perimetro, calcolare il pericolo, assicurarti di avere tutto il necessario. Non appena ti sei trasferito a Sydney dalla tua città natale, queste capacità si sono rivelate utili.
Non pensare che mi sia scordata di quella volta che sei tornato a Newcastle e hai dormito sul divano di un? vecchi? compagn? di scuola per non stare da tuo padre. Non pensare che abbia dimenticato quella volta che eri al verde e hai venduto l’equivalente di una scatola di fiammiferi d’erba a uno che pensavi di fregare. Si è pure lamentato che fosse poca per cinque dollari. Gli hai detto prendere o lasciare. L’ha presa, poi è tornato con i suoi amici più grandi, ti ha chiuso in macchina e ti ha fatto rollare le cinque canne d’ordinanza, sotto la minaccia delle conseguenze se non ci fossi riuscito. E tu ce l’hai fatta. La grazia sotto pressione. Tutto dimenticato. Amici come prima, a fumare insieme in macchina. Fanculo a quei falliti. Non farai mai più parte del loro mondo, mai più.
Little Richard se n’è andato da Macon, Georgia, per una vita in strada, a suonare. Era il figlio di un predicatore che possedeva anche un night club. Era credente. Amava in particolare l’energia estatica e commovente della chiesa. L’intensità, la gioia e l’abbandono delirante in un mondo razzista pieno di dolore, povertà e polizia. Niente a che vedere con il modo in cui sei cresciuto tu, anche se potrebbe esserci una cosa in comune.
Ora che sei tornato a Newcastle per un’altra breve visita, in quella città portuale d’acciaio e di carbone, con i suoi sbuffi di fumo e i suoi lidi ricurvi. Hai fatto bene a levarti di torno subito dopo il liceo. Hai bisogno di una città abbastanza grande da permetterti di essere strano. Vuoi che la tua vita sia singolare e wildiana. Caro, non hai idea.
So che non mi ascolterai, ma voglio dirtelo lo stesso. O forse ne ho bisogno. Ho bisogno di mettermi in contatto, in qualche modo, con quell’adolescente secco. Ragazzo? Uomo? Questo è il problema, o parte del problema. Trovi rifugio nell’androginia. La foto di Patti Smith sulla copertina di Horses è la tua icona, porti i capelli lunghi, indossi jeans e stivali da donna. Con la tua corporatura esile, ti scambiano spesso per una ragazza, e a te fa piacere. Eviti ciò a cui alludono queste circostanze. Ti distrai con le ambizioni, la politica, la scrittura e altri interessi meno felici.
Il problema dei diversivi è che non vedi mai cosa c’è dietro l’angolo.
I diversivi andranno avanti per molto tempo. Probabilmente troppo. E se avessi smesso di distrarti? O meglio, se ti fossi distratto in qualche altro modo? Immagina flussi di linee temporali parallele diverse tra loro, in cui ti identifichi come trans a quarant’anni, o a trenta, oppure adesso. In alcune di queste linee temporali, non ci sono io nel tuo futuro a scriverti. In questa linea temporale, però, ci siamo tenute al sicuro, abbiamo preso tempo finché siamo potute uscire allo scoperto e rimanere vive.
Little Richard se n’è dovuto andare, e ha inventato il rock’n’roll. Le percussioni, il basso ostinato, il loro estatico confluire. Una gioia simile a quella della chiesa ma senza il sacrificio. A volte si esibiva in abiti femminili, era Princess Lavonne. Lui – o lei – era molto diverso da te ma in questo forse un po’ simile. Come te, s’innamorava delle donne che voleva essere. Era una ragazza, e forse per certi versi lo sapeva. L’unica via d’uscita era una deviazione nel rock’n’roll, la sua arte.
Come già sospetti, le tue poesie fanno schifo. Lascia perdere. Sei uno scrittore di prosa. Sei solo troppo pigro per riempire la pagina. Leggi comunque quasi solo prosa, molta, dalla libreria lasciata da tua madre. Un sacco di edizioni economiche della Penguin, di capolavori modernisti. Leggi i moderni per diventare moderno. Un’educazione socialdemocratica tra pagine ingiallite e sfaldate, come se dovessi finire di leggerle prima che l’acido si mangi la carta.
Hai accesso a un conto aperto alla libreria Ell’s, anche se a volte rubi comunque, ma questa è un’altra storia. La fantascienza cattura la tua attenzione quando crea quel sentimento moderno di estraniamento da quello che il lettore si aspetta. Quello che leggi spesso non è granché ma la lettura, trasportandoti da questo mondo a un altro, risponde a un bisogno.
La scuola è stata più che altro noiosa, quindi hai sempre letto per i fatti tuoi. L’altra fonte di libri, e non solo, è la sezione locale del Partito Comunista d’Australia. I compagni e le compagne: nostri meravigliosi mentori. So ancora condurre delle assemblee efficienti. Il comunismo, come la maggior parte delle cose che ti interessano, è per te più sentimento che pensiero. Eri impotente davanti alla sofferenza di tua madre; ma la sofferenza data dal lavoro non dev’essere inevitabile come la morte.
Little Richard era in tour in Australia quando il satellite sovietico Sputnik tracciò un arco luminoso sopra la sua testa. Un astro d’alluminio, che tracciava dietro di sé bip techno su una radio a onde corte. Sembrava una premonizione, un presagio. Una chiamata. Qualcosa doveva essere sacrificato nella guerra fredda mondiale, un conflitto imminente di proporzioni bibliche. E quell’offerta la farà Little Richard, proprio lì nella tua città natale.
Nella sezione locale del partito erano appesi due ritratti, Marx affiancato da Lenin, infilati su due di tre chiodi. Nel terzo, vuoto, una volta c’era Stalin. Dall’altro lato, un poster vivido della compagna Angela Davis. Come in una cappella, occupa il posto della madre, di fronte al padre, al figlio e allo spirito santo. Uno era già stato tolto dai suoi chiodi.
Quando i carri armati sovietici si riversarono in Cecoslovacchia nel 1968, il partito si divise, come altrove, in fazioni pro e contro. In questa rara occasione i contrari, che denunciavano i russi per aver invaso un altro stato socialista, erano la maggioranza. Il partito si stava trasformando in un misto di vecchia e nuova sinistra, obbligate ad andare d’accordo secondo le regole di un centralismo democratico.
I compagni sono rimasti solidali alla rivoluzione anche se sapevano, in cuor loro, che eravamo vinti, una causa persa. Almeno si sono rifiutati di scendere a compromessi, di sottomettersi. Forse è per questo che hai accettato sempre e solo i compagni come tuoi superiori. Ed è per questo che mi sono ancora cari, e scrivo per tramandare le loro infinite lotte a venire.
Quando...




