E-Book, Italienisch, 280 Seiten
Ellis L'autoterapia razionale emotiva
1. Auflage 2015
ISBN: 978-88-590-0932-0
Verlag: Edizioni Centro Studi Erickson
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
Come pensare in modo psicologicamente efficace
E-Book, Italienisch, 280 Seiten
ISBN: 978-88-590-0932-0
Verlag: Edizioni Centro Studi Erickson
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
Nato a Pittsburgh e cresciuto a New York, conseguì il diploma al City College di New York e il PhD in psicologia clinica alla Columbia Universty. Dopo essere stato Associate e quindi Distinguished Professor in numerose Università, fu particolarmente attivo come psicologo clinico e come psicoanalista fondando un originale approccio psicoterapeutico, la RET (Rational-Emotive Therapy) negli anni Cinquanta. Da allora, oltre a dirigere l'Istituto RET, è stato membro di importanti associazioni scientifiche e ha collaborato alle più prestigiose riviste di psicologia. Ha scritto molti libri alcuni dei quali hanno superato il milione di copie.
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Introduzione all’edizione italiana
Mario Di Pietro
Il presente volume espone alcuni metodi utilizzati dalla REBT (Rational Emotive Behavior Therapy) per affrontare i più comuni problemi emotivi e comportamentali in cui un individuo può imbattersi proponendosi innanzitutto come libro di autoaiuto, utile per tutti coloro che vivono uno stato di tensione emotiva, disagio psicologico o stress. Il testo costituisce anche un utile strumento di biblioterapia, a cui gli psicoterapeuti potranno ricorrere prescrivendolo come lettura ai loro clienti, al fine di consolidare quanto viene acquisito attraverso le sedute di psicoterapia.
L’essenza della REBT viene esposta in modo estremamente chiaro ed esaustivo da Ellis nelle pagine di questo libro. Questa introduzione ha solo lo scopo di fornire una sintesi teorica per il lettore più curioso che manchi ancora di certi dati conoscitivi sulla REBT. Per chi invece avesse già una conoscenza di base su questo tipo di psicoterapia, la presente introduzione può fornire l’occasione per un rapido ripasso prima di intraprendere la lettura del libro.
Coerentemente con lo spirito della REBT si può affermare che non è indispensabile leggere l’introduzione, anche se sarebbe preferibile farlo.
In principio era il pensiero
L’assunto fondamentale della REBT sostiene che il nostro modo di reagire emotivamente e il nostro comportamento sono in gran parte influenzati dalla nostra visione della realtà, cioè da come percepiamo, interpretiamo e valutiamo ciò che ci accade. Quest’assunto è stato riscoperto da Ellis, ma trova le sue origini negli insegnamenti di alcuni grandi maestri orientali quali Confucio e Lao Tze e dei filosofi stoici quali Epitteto e Marco Aurelio.
Ellis, pur enfatizzando il ruolo svolto dai processi cognitivi nel determinare le nostre reazioni e i nostri stati d’animo, riconosce che pensiero, emozioni e comportamento sono aspetti dell’esperienza umana strettamente intercorrelati. Per cui anche se alcune emozioni sono state scatenate da eventi esterni o da condizioni fisiche dell’individuo, il loro perdurare o intensificarsi è, nella maggior parte dei casi, influenzato dai pensieri. Così, ad esempio, nel caso di una persona la cui abitazione venga distrutta da un incendio o di un’altra che soffra di scompensi ormonali, l’evento esterno e le condizioni fisiologiche potrebbero influenzare la comparsa di pensieri come «Questa sciagura non doveva assolutamente succedermi, è una cosa insopportabile, la mia vita è distrutta per sempre…», oppure «Non è giusto che il mio ciclo mi renda così nervosa, è orribile, non riesco a sopportarlo…». E saranno proprio questi pensieri a intensificare e a prolungare la reazione emotiva spiacevole.
La prassi terapeutica della REBT è quindi congruente con un modo di concepire la psicoterapia «un processo di apprendimento attraverso cui una persona acquista l’abilità di parlare a se stessa in modo costruttivo, così da riuscire a controllare la propria condotta» (Shaffer, 1947). Questo nuovo modo di parlare a se stessi è ciò che viene chiamato ristrutturazione cognitiva.
Il modello REBT dei disturbi emotivo-comportamentali
L’essenza della REBT è riassunta nel modello A-B-C-D-E, attraverso cui vengono descritti sia il processo che porta a reazioni disfunzionali che il modo per porre rimedio a ciò:
- Evento attivante (A)
- Sistema di convinzioni (B)
- Convinzioni irrazionali (iB)
- Convinzioni razionali (rB)
- Conseguenze emotive e comportamentali (C)
- Messa in discussione di iB (D)
- Effetti della messa in discussione (E)
- Effetto sulle convinzioni (E1)
- Effetto sulle emozioni (E2)
- Effetto sul comportamento (E3).
L’evento attivante (A) è la situazione esterna o interna (quindi fanno parte dell’evento attivante anche i ricordi, le fantasie) in cui una persona può trovarsi coinvolta. Un esempio potrebbe essere il trovarsi abbandonati dalla persona che si ama.
Il termine sistema di convinzioni B (o base mentale) si riferisce all’insieme di processi cognitivi che sotto forma di pensieri, considerazioni, commenti interiori compaiono nella mente dell’individuo riguardo all’evento attivante. Queste convinzioni sono irrazionali (iB) quando sono inadeguate, illogiche, irragionevoli e conducono a stati emotivi negativi eccessivamente intensi e prolungati. Nell’esempio sopraccitato potrebbero comparire pensieri del tipo: «Non doveva farmi questo, è insopportabile essere lasciati dalla persona che si ama, me la deve pagare!». Le convinzioni razionali (rB) sono invece considerazioni realistiche, logiche che portano a emozioni e a comportamenti adeguati ad affrontare in modo efficace la realtà. Ad esempio: «La fine di questa relazione è dolorosa, ma posso imparare qualcosa da questo. Potrò anche gustarmi un po’ il fatto di essere single e frequentare di più i miei amici. Alla fine potrò trovare un altro uomo e anche se non succedesse potrò essere comunque felice».
Le conseguenze (C) sono quegli stati emotivi e quelle reazioni comportamentali che comunemente, ma erroneamente, si ritiene siano causate dall’evento attivante. Le parti A-B-C di questo paradigma sintetizzano il modello della reattività emotiva formulato da Ellis.
La messa in discussione (D), o dissuasione cognitiva, è il processo attraverso cui si cerca di mettere alla prova la veridicità e la consistenza logica delle convinzioni irrazionali al fine di trasformare quei modi di pensare che risultano nocivi. Tutto questo potrebbe apparire a prima vista molto «cerebrale» e complesso, in realtà frequentemente accade che, anche senza rendercene pienamente conto, ci impegniamo in un processo di disputa con noi stessi o con gli altri ogniqualvolta cerchiamo di esaminare le cose sotto un altro punto di vista.
Gli effetti (E) di questo processo di disputa sono dei cambiamenti a livello cognitivo, emotivo e comportamentale. I cambiamenti a livello cognitivo si concretizzeranno in nuove convinzioni, nuovi modi di pensare, che tenderanno a generalizzarsi ad altre situazioni. I cambiamenti emotivi potrebbero includere un miglioramento dell’umore, una diminuzione dell’ansia, una riduzione della collera. I cambiamenti comportamentali porteranno probabilmente a una mobilitazione della propria energia e delle proprie risorse verso il raggiungimento di quegli scopi il cui conseguimento prima era ostacolato dall’eccessiva reattività emotiva (si veda esempio riportato in figura 1).
Principi teorici fondamentali
La REBT si basa su una serie di principi che assegnano ai processi di pensiero un ruolo fondamentale nella genesi e nel mantenimento dei disturbi psicologici.
Tali principi possono essere così sintetizzati:
- Una delle principali determinanti del modo in cui ci sentiamo emotivamente è il modo in cui pensiamo.
- Quando proviamo eccessiva sofferenza emotiva e ci comportiamo negativamente, cioè in modo da boicottare i nostri stessi interessi, è perché prevalgono in noi pensieri disfunzionali.
- I pensieri disfunzionali che conducono alla sofferenza emotiva possono essere identificati e codificati in categorie.
- Sebbene il disagio degli esseri umani abbia numerose cause (genetiche e ambientali), il mantenimento di tale disagio dipende in gran parte da ciò che l’individuo continua a pensare.
- Il modo più efficace per ridurre la sofferenza emotiva consiste nel cambiare il proprio modo di pensare. Tale obiettivo viene raggiunto attraverso una pratica costante.
- Cominciare a pensare in modo diverso può non essere sufficiente per risolvere i propri problemi emotivi. La REBT non è razionalista: la ragione da sola non produce il cambiamento, è necessario esercitarsi per consolidare nuove modalità di pensiero e nuovi comportamenti.
- Il pensiero razionale conduce a una riduzione nella frequenza, nell’intensità e nella durata delle emozioni negative e non a una mancanza di emotività.
- Possono essere individuati alcuni criteri in base ai quali definire il benessere psichico di un individuo adulto. La REBT considera i seguenti criteri (Di Giuseppe et al., 2013):
- attenzione per la propria salvaguardia;
- presenza di interessi e di attività sociali;
- indipendenza psicologica;
- elevata tolleranza alla frustrazione;
- flessibilità mentale;
- accettazione dell’incertezza;
- modo di pensare obiettivo e logico;
- autoaccettazione;
- edonismo a lungo termine;
- realismo (contrapposto a eccesso di idealismo);
- accettazione del rischio;
- accettazione della responsabilità personale per le proprie reazioni emotive.
Fig. 1 Esempio di applicazione del modello REBT.
Razionalità
Molte persone, quando per la prima volta si accostano alla terapia razionale emotiva comportamentale, rimangono a volte confuse dal termine «razionale». Può accadere che la prima impressione suscitata da tale termine sia negativa, in quanto esso viene erroneamente interpretato come sinonimo di «mancanza di emotività». Per questo alcuni arrivano affrettatamente a concludere che la REBT si propone di trasformare gli esseri umani in individui asettici, privi di emotività. Niente di più errato! Lo scopo principale della REBT è quello di aiutare gli individui a ridurre le emozioni negative...