E-Book, Italienisch, Latin, Band VI.16, 613 Seiten
Reihe: Bibliotheca Weidmanniana
Spangenberg Yanes De nominibus dubiis cuius generis sint
1. Auflage 2020
ISBN: 978-3-615-40115-8
Verlag: Weidmannsche Hildesheim
Format: PDF
Kopierschutz: 1 - PDF Watermark
Introduzione, testo critico e commento a cura di Elena Spangenberg Yanes
E-Book, Italienisch, Latin, Band VI.16, 613 Seiten
Reihe: Bibliotheca Weidmanniana
ISBN: 978-3-615-40115-8
Verlag: Weidmannsche Hildesheim
Format: PDF
Kopierschutz: 1 - PDF Watermark
Estremo erede, in ordine cronologico, della tradizione antica sul 'dubius sermo', che risale in ultima analisi a Plinio il Vecchio, il trattato anonimo 'De nominibus dubiis' (VII/VIII sec. d. C., probabilmente composto in Gallia) è costituito da una serie alfabetica di lemmi che vertono per lo più su questioni di genere nominale, ma anche di numero, ortografia e semantica. Esso occupa un posto rilevante nel panorama della trattatistica grammaticale latina sia come fonte di frammenti di opere perdute di età repubblicana e protoimperiale, sia perché è uno dei più precoci testimoni dell’uso scolastico della letteratura cristiana.
Il volume curato da Elena Spangenberg Yanes propone una nuova edizione critica del 'De nominibus dubiis', basata sulla prima collazione completa e diretta di tutti i manoscritti conosciuti, che ha condotto a una ricostruzione più affidabile del testo e al recupero della sua 'facies' ortografica originale. La tradizione manoscritta, la struttura e le fonti dell’opera, così come le sue particolarità espressive e dottrinali, sono illustrate nell’ampia introduzione e nel commento continuo. Il volume è completato dagli indici dei lemmi e dei passi citati nel testo latino.
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Die anonyme Schrift 'De nominibus dubiis' (7./8. Jh. n. Chr., wahrscheinlich in Gallien verfasst) ist chronologisch der letzte Teil des Erbes der antiken Tradition des 'dubius sermo', die auf Plinius den Älteren zurückgeht. Sie besteht aus einer alphabetisch geordneten Reihe von Lemmata, die Auskunft zum Nominalgenus, Numerus sowie zu Orthographie und Semantik geben. Diese Schrift nimmt einen wichtigen Stellenwert im Rahmen der lateinischen grammatikalischen Abhandlungen ein, sowohl als Quelle von Fragmenten verlorengegangener Werke republikanischer und frühkaiserlicher Zeit als auch als eines der frühen Zeugnisse der Anwendung von christlicher Literatur im Schulunterricht.
Bei dem vorliegenden Band handelt es sich um eine neue kritische Ausgabe des 'De nominibus dubiis', die auf der ersten vollständigen und direkten Kollation aller bekannten Handschriften basiert und zu einer zuverlässigeren Rekonstruktion des Textes und zur Rückgewinnung seiner ursprünglichen orthographischen 'facies' führt. Die handschriftliche Überlieferung, die Struktur und die Quellen des Werkes sowie dessen sprachliche und theoretische Besonderheiten werden in der ausführlichen Einleitung und im Kommentar zu den einzelnen Lemmata erläutert. Der Band wird durch Indices der Lemmata und der im lateinischen Text zitierten Stellen vervollständigt.****************Estremo erede, in ordine cronologico, della tradizione antica sul 'dubius sermo', che risale in ultima analisi a Plinio il Vecchio, il trattato anonimo 'De nominibus dubiis' (VII/VIII sec. d. C., probabilmente composto in Gallia) è costituito da una serie alfabetica di lemmi che vertono per lo più su questioni di genere nominale, ma anche di numero, ortografia e semantica. Esso occupa un posto rilevante nel panorama della trattatistica grammaticale latina sia come fonte di frammenti di opere perdute di età repubblicana e protoimperiale, sia perché è uno dei più precoci testimoni dell’uso scolastico della letteratura cristiana.
Il volume curato da Elena Spangenberg Yanes propone una nuova edizione critica del 'De nominibus dubiis', basata sulla prima collazione completa e diretta di tutti i manoscritti conosciuti, che ha condotto a una ricostruzione più affidabile del testo e al recupero della sua 'facies' ortografica originale. La tradizione manoscritta, la struttura e le fonti dell’opera, così come le sue particolarità espressive e dottrinali, sono illustrate nell’ampia introduzione e nel commento continuo. Il volume è completato dagli indici dei lemmi e dei passi citati nel testo latino.
Autoren/Hrsg.
Weitere Infos & Material
1;COLLECTANEA GRAMMATICA LATINA, 16: De nominibvs dvbiis cvivs generis sint;1
2;Impressum;5
3;PREMESSA;6
4;ABBREVIAZIONI DELLE OPERE GRAMMATICALIED EDIZIONI DI RIFERIMENTO;10
5;ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE;14
6;INTRODUZIONE;54
6.1;1. Datazione e origine geografica;54
6.2;2. Tradizione manoscritta;59
6.2.1;2.1 Descrizione dei testimoni;59
6.2.2;2.2 Relazioni stemmatiche;74
6.2.2.1;2.2.1 Archetipo;74
6.2.2.2;2.2.2 Famiglia ? e subarchetipo ?;75
6.2.2.3;2.2.3 Testi associati nella tradizione al Nom. Dub.;77
6.3;3. ORTOGRAFIA;79
6.3.1;3.1 Vocali;79
6.3.2;3.2 Consonanti;84
6.3.3;3.3 Incoerenze ortografiche;85
6.3.4;3.4 Ortografia e criteri ecdotici;86
6.3.5;3.5 Abbreviazioni;90
6.4;4. STRUTTURA DEL TESTO;92
6.4.1;4.1 Ordine dei lemmi;92
6.4.2;4.2 Formulazione dei lemmi;93
6.4.3;4.3 Criteri di dimostrazione del genere;94
6.5;5. PARTICOLARITÀ MORFOLOGICHE E SINTATTICHE;96
6.5.1;5.1 Nelle parole del grammatico;96
6.5.2;5.2 Nei contenuti dottrinali;98
6.6;6. FONTI GRAMMATICALI E STRATIGRAFIA DEL TESTO;102
6.6.1;6.1 Una fonte antica sul dubius sermo;102
6.6.2;6.2 Innovazioni lessicali e regulae-type;109
6.7;7. USO DELLE CITAZIONI;112
6.7.1;7.1 Autori antichi;114
6.7.1.1;7.1.1 Errori di attribuzione e tagli della fonte;119
6.7.2;7.2 Letteratura cristiana;121
6.7.3;7.3 Virgilio;124
6.8;8. CRITERI DELLA PRESENTE EDIZIONE;126
7;TESTO CRITICO;130
7.1;Sigla;132
7.2;De nominibus dubiis cuius generis sint;134
8;COMMENTO;174
9;INDICI;592
9.1;I. Indice alfabetico dei lemmi;594
9.2;II. Indice delle citazioni nel Nom. Dub.;602
10;INDICE DEL VOLUME;612




