Pintaudi / Rizzato Il neuroleso grave
1. Auflage 2010
ISBN: 978-88-470-1460-2
Verlag: Springer Italia
Format: PDF
Kopierschutz: 1 - PDF Watermark
Aspetti clinico-assistenziali e organizzativi
E-Book, Italienisch, 390 Seiten, eBook
ISBN: 978-88-470-1460-2
Verlag: Springer Italia
Format: PDF
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Zielgruppe
Professional/practitioner
Autoren/Hrsg.
Weitere Infos & Material
Aspetti gestionali dell’emergenza sanitaria.- Cenni storici sulla gestione dell’emergenza sanitaria in Italia.- Mortalità da trauma.- Il sistema traumi.- Trattamento del traumatizzato: dal primo soccorso all’approccio intraospedaliero.- Link pre-intraospedaliero — metodo ATLS.- Crisis Resource Management ed emergenza.- Percorso diagnostico-terapeutico del neuroleso grave.- Trauma cranico ed emorragie intracraniche spontanee: basi fisiopatologiche e di terapia per il nursing orientato.- Recupero dell’omeostasi termica.- Ventilazione non invasiva.- Ventilazione artificiale meccanica invasiva.- Metodi di depurazione extrarenale.- Toilette delle prime vie aeree.- Broncoaspirazione.- La prevenzione delle lesioni da pressione.- Postura e movimentazione.- Monitoraggio neurorianimatorio del neuroleso grave in fase acuta.- La morte encefalica.- Evoluzione del concetto di morte.- Fisiopatologia della morte encefalica.- Diagnosi clinica e strumentale di morte encefalica.- Organizzazione dei trapianti e processo di donazione.- Elementi di storia della trapiantologia.- Il sistema trapianti.- Il Centro Nazionale Trapianti: ruolo e funzioni.- Compiti e funzioni dei Centri Interregionali Trapianti.- Il Centro Regionale Trapianti.- Individuazione e identificazione del potenziale donatore di organi.- Ruolo del coordinatore nell’identificazione.- Mantenimento del potenziale donatore di organi.- Aspetti infettivologici e rischio di trasmissione.- Trasporto e gestione del potenziale donatore in sala operatoria.- Il Registro Nazionale dei cerebrolesi deceduti in rianimazione: modalità di trasmissione dei dati.- Coordinamento delle attività e allocazione degli organi.- Donazione di tessuti.- Comunicazione e counselling.- Aspetti relazionali in area critica.- Relazione con i familiari del potenziale donatore.- Aspetti etici e medico-legali.- L’errore in medicina di emergenza.- Responsabilità dell’operatore sanitario nell’emergenza-urgenza.- Dichiarazione e certificazione di morte.- Legislazione, linee guida e protocolli.- Riflessioni etiche.
"16 Evoluzione del concetto di morte (p. 149-150)
16.1 Introduzione
Nell’ultimo secolo – a differenza che nelle epoche passate nelle quali la morte non era altro che un evento per cui non si sentiva il bisogno di definizioni, essendo essa stessa intuitiva e rispondente a un concetto assolutamente conforme al sentire comune – la definizione di morte ha rappresentato una questione molto dibattuta. Le discussioni e le controversie che hanno animato il mondo scientifico si sono periodicamente intrecciate con questioni etiche, sociali e filosofiche e non v’è dubbio che, in un recente passato, a causa di una grave confusione terminologica si siano determinate nella popolazione molte paure e perplessità.
Il principio che deve guidare per superare le varie definizioni di morte (cardiaca, apparente, clinica, biologica, ecc.) che nel tempo hanno contribuito in maniera decisiva a creare dubbi circa la morte effettiva è quello del criterio unitario della morte dell’essere umano, permanente cessazione di tutte le funzioni vitali: la fine della vita. Per capire che cosa si intende per morte probabilmente occorrerebbe che fosse chiarito il concetto di vita.
L’esperienza che definiamo vita non è altro che quella condizione di autonomia dell’organismo, resa possibile dall’attività di diversi organi e apparati, coordinati e unificati da un sistema di controllo unico, la cui efficienza è presupposto fondamentale. La perdita irreversibile di questo sistema di controllo coinciderà con la cessazione definitiva dell’omeostasi multi-organica, proiettando tutto verso quell’evento definito morte. Le moderne tecniche di rianimazione, con il supporto meccanico e farmacologico alla funzione respiratoria e a quella cardio-circolatoria, hanno consentito il mantenimento di dette funzioni pur in presenza di condizioni di totale perdita dell’attività dell’encefalo. Dette opportunità terapeutiche, prima che avvenga la cessazione funzionale di altri organi e apparati, hanno determinato quello che viene definito fenomeno del cadavere a cuore battente, spostando così i confini tra vita e morte e promuovendo l’avvento dei trapianti [1].
16.2 La storia
Per comprendere appieno come il concetto di morte sia intimamente connesso al progresso scientifico, è indispensabile riguardare l’evoluzione che la definizione di morte ha assunto nelle varie epoche storiche, non dimenticando come le influenze culturali e religiose abbiano avuto un ruolo determinante. Già nel V secolo a.C., Alcmeone da Crotone ipotizzando che il sonno avvenisse per il ritirarsi del sangue dai vasi sanguigni e il risveglio fosse dovuto all’espandersi di questi, sosteneva che la morte era dovuta al completo ritirarsi del sangue dai vasi. Il principio poggiava sull’osservazione del variare della temperatura corporea, infatti è a tutti noto come chi si addormenta dopo poco tempo ha bisogno di coprirsi a causa (ipotesi di Alcmeone) del ritirarsi del sangue dai vasi [2]."