E-Book, Italienisch, 496 Seiten
Rapp La radice del male
1. Auflage 2025
ISBN: 979-12-5575-093-2
Verlag: NN editore
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
E-Book, Italienisch, 496 Seiten
ISBN: 979-12-5575-093-2
Verlag: NN editore
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
Elmira, New York, estate 1951. Myra Larkin, tredici anni, dopo la messa accetta un passaggio da un ragazzo affascinante che dice di essere Mickey Mantle, la giovane promessa degli Yankees. Quella notte, i vicini di casa di Myra vengono brutalmente assassinati, e i sospetti ricadono su uno sconosciuto molto simile al suo nuovo amico. È il primo di una serie di episodi di cronaca nera che incrociano la vita dei Larkin, mentre ognuno di loro insegue a suo modo il sogno americano. Myra, che cresce da sola il figlio Ronan dopo che il marito ha avuto una crisi psicotica, è l'unica a tenere i contatti con la famiglia: con Lexy, donna in carriera, e Fiona, eterna ribelle e attrice mancata a Broadway; e con Alec, ombroso e sfuggente, tormentato dai fantasmi di un'infanzia segnata dagli abusi e dall'indifferenza della madre, la cattolicissima Ava. E quando proprio Ava inizia a ricevere inquietanti cartoline anonime, presagio di eventi terribili, soltanto Myra, con l'aiuto del figlio, avrà la forza di affrontare quel male oscuro che sta inghiottendo la sua famiglia. La radice del male racconta un'America dove la quotidianità è intrisa di violenza, e la casa è insieme rifugio e pericolo. Adam Rapp indaga le piccole crepe che segnano il destino di una famiglia perbene; solchi che possono diventare abissi o aprirsi alla luce, se si trova il coraggio di chiedere aiuto.
Autoren/Hrsg.
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parte due
7
joliet, illinois
30 marzo 1981
myra lee
«È sicuramente a Carbondale» dice Marna a Myra quando torna dalla sala comune con due lattine di Fanta e una grande busta da lettere.
Myra si sta cambiando il cerotto sopra la vescica che le è venuta dietro la caviglia sinistra. Ha avuto dei problemi con le scarpe nuove. Quelle vecchie erano durate quattro anni al St Francis a Evanston e altri quattro qui al St Joseph a Joliet, ma meno di una settimana dopo aver ricevuto il nuovo incarico (è appena stata promossa: supervisore delle infermiere pediatriche), le suole si erano staccate. Col nuovo ruolo e il piccolo aumento, ha pensato che il minimo che potesse fare era concedersi un nuovo paio di Anni Hi.
«Dale l’ha visto scendere da una Datsun 200SX bianca con la targa dell’Illinois» continua Marna mentre si siede dietro il bancone degli infermieri, affrontando la solita trafila per sistemarsi sulla sedia. Con quella schiena malandata, sembra molto più vecchia dei suoi quarantaquattro anni. «È entrato a casa della donna, si sono fatti un piatto di spaghetti e hanno guardato ».
«Poi se n’è andato?» chiede Myra.
«Temo di no, tesoro».
Myra non sapeva che a Denny piacessero gli spaghetti. La pasta la mangiava di rado, per non dire mai. Preferiva il polpettone con le patate o il petto di manzo cotto a fuoco lento con la crema di spinaci che lei aveva imparato a cucinare da sua madre. L’unico piatto simile agli spaghetti che Denny avesse mai mangiato era la lasagna che Myra gli aveva fatto per il suo trentunesimo compleanno, e anche lì si era fermato a una sola porzione.
Myra sente girare la testa. Non aveva notizie di suo marito da quando, circa sei anni prima, se n’era andato dalla loro casetta bianca con i vasi di fiori alle finestre e il noce sul prato davanti. Da quando aveva abbandonato lei e Ronan. Prima della sua improvvisa e inspiegabile sparizione, si erano trasferiti insieme a Wilmette, a nord di Evanston, dove avevano vissuto due anni apparentemente felici. La casetta, in stile ranch, un solo piano con due camere da letto, era poco meno di centodieci metri quadrati ma era stata costruita solo vent’anni prima, aveva il soggiorno ribassato, elettrodomestici all’avanguardia, un garage annesso e le fondamenta in buono stato. Dopo che il padre di Myra li aveva aiutati a versare l’anticipo, mettendo insieme i loro due stipendi erano riusciti a pagare il mutuo, le bollette e la rata mensile per il Maggiolino Volkswagen rosso, e gli avanzava anche qualcosa, se non esageravano con la spesa. Era la casa giusta per crescere un bambino e avere il frigo sempre pieno, e anche a Natale faceva la sua figura. Perfino dopo la fuga di Denny, lei avrebbe voluto rimanere lì e tirare su Ronan da sola, ma senza lo stipendio del marito non poteva più permettersela, e aveva dovuto venderla.
Marna è la migliore amica di Myra, suo marito Dale è un ex poliziotto della contea di Will che è stato ferito al femore sinistro durante uno scontro tra gang nell’East Side. Dale ha preso il pensionamento anticipato, e ora gestisce una ditta di lavaggio tappeti e fa il detective privato nel tempo libero. È riuscito a ottenere qualche informazione su Denny alla Homewood-Flossmoor High School, dove aveva lavorato brevemente come insegnante, e poi ne ha seguito le tracce per tutti i sobborghi occidentali, risalendo fino al nordest dell’Indiana, prima di trovarlo giù a Carbondale, dove Denny a quanto pare si è sistemato con una donna di nome Connie Fullmer, infermiera anche lei, tra parentesi. Da quel che risulta, la donna si sarebbe presa cura di lui in un ospedale psichiatrico a Harrisburg, dove Denny era stato internato per oltre un anno.
Secondo Dale, l’incidente che aveva portato al ricovero era avvenuto a Murphysboro, Illinois, dove Denny era salito in cima a un albero di un pittoresco quartiere residenziale e aveva cominciato a gridare come un ossesso: «Ho quello che mi merito!». Quando era arrivata la polizia, si era spogliato e si era messo a scuotere violentemente i rami, come per scacciare degli aggressori. L’Associazione dei veterani gli aveva pagato le cure al Mulberry Center di Harrisburg, dove le sue condizioni erano migliorate mese dopo mese. Durante la degenza gli era stata somministrata una miscela di farmaci psicoattivi che aveva regolato il suo comportamento abbastanza bene, tanto che i medici lo avevano ritenuto idoneo al ritorno in società e lo avevano fatto uscire dall’istituto in dimissione protetta. Subito dopo, lui e l’infermiera Connie avevano iniziato a frequentarsi.
Dale ha trascritto tutte le informazioni raccolte in un rapporto di cinque pagine, che Myra ha passato gli ultimi giorni a esaminare, seduta al tavolo della cucina del suo bilocale nel condominio di Cedarwood, su Ingalls Avenue, dove vive con Ronan, attualmente iscritto in seconda media alla Troy Junior High School.
Le foto contenute nella busta, che Marna le ha appena consegnato, sono la prova definitiva, e chiudono la missione di Dale.
Myra ha paura ad aprire la busta. S’immagina Connie come una bionda alta con un paio di lunghe gambe lisce, alla Angie Dickinson in . Aveva sempre pensato in cuor suo di essere troppo normale per suo marito, e che alla fine una donna più bella glielo avrebbe rubato.
Sono quattro anni ormai, fin dal loro primo drink insieme da Earl, a fine turno, che Marna continua a ripetere a Myra di dimenticarsi di suo marito. Già allora ne erano passati due dalla fuga di Denny. Ronan aveva solo sei anni il giorno in cui suo padre, all’inizio di aprile, senza nessun preavviso, non era tornato a casa dal lavoro, proprio mentre un’inattesa bufera di quarantott’ore copriva Chicago con trenta centimetri di neve. Una tempesta così violenta che avevano dovuto chiudere l’aeroporto O’Hare. Denny non aveva lasciato nessun biglietto di addio. Non si era nemmeno preso la briga di fare le valigie. Myra aveva guardato per settimane i vestiti del marito appesi nell’armadio, prima di decidere di darli via in beneficenza. Le ci erano voluti quasi sei mesi per togliere lo spazzolino da denti di Denny dalla tazza di plastica dei Chicago Cubs sul lavabo del bagno. Si era volatilizzato, come in un trucco di magia da quattro soldi. Naturalmente Myra ne aveva denunciato la scomparsa. Pochi giorni dopo la bufera di neve, la polizia aveva inviato addirittura una piccola squadra a cercarlo nel Centennial Park di Wilmette, pensando che nel tentativo di tornare a casa a piedi fosse rimasto intrappolato nella tormenta, ma non avevano trovato niente. Nel frattempo Denny non si era più presentato al lavoro alla Homewood-Flossmoor, dove insegnava storia. Dall’aprile del 1975 – da quel giorno terribile proprio a metà del decennio – Myra non aveva più avuto sue notizie.
Per parecchi mesi era rimasta in contatto con i fratellastri di Denny, Carl e Nora, ma nemmeno loro sapevano niente. A lungo Myra aveva creduto che fosse morto, ma il suo corpo non era mai comparso in obitorio. In cuor suo, in realtà, aveva sempre saputo che era vivo. Non aveva mai smesso di sognarlo – sogni vividi e realistici, che la lasciavano distrutta, confusa, spesso in lacrime. Le notti da sola erano lunghe, a dir poco.
Ronan ha vissuto senza padre metà della sua vita. Ogni mattina, ancora oggi, Myra si sveglia e lo trova che dorme sul pavimento accanto al suo letto. Sì, a dodici anni, Ronan striscia in piena notte nella camera della madre e si accoccola in posizione fetale accanto al comodino. Myra lascia sempre una coperta e un cuscino in più per lui. La mattina si limita a scuoterlo un po’, e quando lei esce dal bagno lui è tornato nella sua stanza, in fondo al corridoio, ed è già pronto per andare a scuola. Quando si era decisa a sottoporre la questione a sua madre, alcuni anni prima, Ava Larkin aveva detto che probabilmente era soltanto una fase che Ronan doveva attraversare.
«Tutti voi avete avuto problemi col sonno» aveva detto Ava. «Dagli tempo. Bisogna solo aspettare. Alla fine ne uscirà».
E invece non ne è uscito affatto. Myra ha pensato di chiedere aiuto a un esperto, ma le poche volte che ha provato a chiamare uno psicologo infantile, ha riattaccato prima che la segretaria potesse fissarle un appuntamento. Se Ronan ha davvero un problema, lei non riesce ad affrontarlo. Ad aggravare le cose, è successo pure che, dopo la scomparsa di Denny, Myra ha cominciato a soffrire di stomaco. Sembra che per ogni anno di assenza del marito un compartimento si chiuda dentro di lei. Ha meno appetito di prima, su questo non c’è dubbio. Non ricorda nemmeno l’ultima volta che ha finito un pasto. Nella sala comune, Marna le fa sempre notare che mangia a malapena metà panino.
Dei disturbi mentali di Denny prima del matrimonio Myra non sapeva quasi niente. L’unica cosa a cui lui aveva accennato era il congedo con onore da West Point per “motivi di salute”. Quando lei lo aveva incalzato, lui aveva parlato soltanto di “forti mal di testa” probabilmente “collegati allo stress”.
Solo in seguito Myra avevo scoperto qualcos’altro, una notte in cui aveva trovato Denny rannicchiato nell’armadio della camera da letto, con le ginocchia strette al petto, intento a mormorare tra sé delle frasi incomprensibili. Anche se era metà agosto, era avvolto in una delle trapunte di Ava Larkin. Sembrava un bambino che si nasconde dai mostri sotto il letto. Si erano sposati solo due anni prima, Ronan era un neonato e vivevano ancora in Hoyne Avenue, nel North Side di Chicago. Dopo che Myra era riuscito a convincerlo a venire fuori...