La lingua medievale della medicina rappresenta un campo di studi di grande interesse e ancora bisognoso di contributi e approfondimenti, anzitutto per ciò che concerne la pubblicazione di moderne edizioni dei testi, sia in latino sia in volgare. Tra i molti trattati latini scritti nel corso del Duecento, la Chirurgia Magna di Bruno da Longobucco occupa una posizione di primo piano, testimoniato dal suo uso in àmbito universitario e dalla mole considerevole di testimoni che restituiscono l’opera. Il presente libro, dopo aver fornito una panoramica complessiva sulla figura di Bruno e sul ruolo della Chirurgia magna nel mondo latino, si occupa di indagarne con cura la tradizione volgare, costituita da otto testimoni: di uno di essi, il ms. MA 501 della Biblioteca Angelo Mai di Bergamo, si offre qui l’edizione e il commento linguistico. Infine, i risultati del lavoro propriamente lessicografico sono affidati alla stesura di un ampio glossario sinottico latino-volgare, che pone a confronto le scelte traduttorie di tre diversi volgarizzamenti (oltre al ms. bergamasco MA 501, si considerano a tal fine anche il ms. Rossi 147 della Biblioteca Corsiniana e il ms. 591 Med. della Biblioteca Civica di Verona, rispettivamente di area toscana e veneta), col fine di rendere manifesti i punti di contatto e quelli di divergenza tra latino e volgare nel processo di formazione di una lingua medica condivisa.
Ventura
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Zielgruppe
Wissenschaftler (Romanisten, Mediävisten, Italianisten, Lexikogra / Academics (Romance Studies, Medieval Studies, Italian Philology,
Weitere Infos & Material
Emanuele Ventura, Università per Stranieri di Siena, Italia.
Emanuele Ventura, Università per Stranieri di Siena, Italy.