E-Book, Italienisch, 530 Seiten
Pandolfi Astrologia evolutiva alchemica
1. Auflage 2025
ISBN: 979-12-81798-85-4
Verlag: Spazio Interiore
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
Le 12 chiavi della trasformazione
E-Book, Italienisch, 530 Seiten
ISBN: 979-12-81798-85-4
Verlag: Spazio Interiore
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
Ex ingegnere informatico, Alessandro Pandolfi ha studiato astropsicologia con Lidia Fassio, allieva diretta di Lisa Morpurgo. Dopo anni di canalizzazioni, ha abbandonato l'astrologia psicologica per dedicarsi a un nuovo modo di entrare in connessione con gli astri, da lui chiamato astrochanneling e attraverso il quale ha ricevuto gli insegnamenti dell'Astrologia evolutiva alchemica (prima chiamata Astrologia quantistica). Già autore di Astrologia Quantistica. Il gioco della dualità cosmica (Spazio Interiore 2017), ha fondato la Scuola di Astrologia Evolutiva Alchemica e si dedica alla rinascita di una Nuova Astrologia attraverso la pratica, l'insegnamento e la ricerca costante
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Capitolo 0
L’ALCHIMIA STELLARE
Il “Tutto Uno” di amore infinito si è diviso in tante parti che restano pur sempre “Uno”. L’universo è il movimento che compie l’amore che vuole tornare all’uno iniziale. Uni-verso significa, infatti, “verso l’uno”. Ogni astro, nella sua orbita spaziale, si muove spinto da questa legge cosmica, seguendo il ciclo dell’amore stellare. L’universo, in questo movimento, può essere rappresentato attraverso lo zodiaco, che lo suddivide in 12 tappe chiamate segni zodiacali. Sono le 12 tappe di ogni rivoluzione celeste, di ogni pianeta e di ogni stella, di ogni “essere del cielo” che compie un giro dopo l’altro nel percorso evolutivo del cosmo. Lo zodiaco dell’amore stellare racconta il movimento circolare dell’amore universale, che si divide e si riunisce nel “Tutto Uno Divino”: una ruota antioraria senza inizio e senza fine.
Lo zodiaco dell’amore stellare
Le qualità dell’amore stellare sono tutte meravigliose ed eccelse: sono 12 vibrazioni dell’Amore Divino. Tuttavia, passando dalla coscienza stellare alla coscienza terrestre, le cose, come vedremo, diventano un po’ più complicate. L’amore e la luce delle stelle sono infatti non-duali, mentre noi esseri umani sperimentiamo (almeno inizialmente) una realtà esclusivamente duale. Questa “leggera” differenza modifica un bel po’ lo zodiaco per come lo percepiamo dal punto di vista “terreno” nel quale ci troviamo a vivere.
La dualità terrestre e la non-dualità “stellare”
L’essere umano è composto di due parti: la personalità e l’anima. L’anima è la sua essenza spirituale, eterna e immortale, fatta di luce e amore e connessa costantemente al divino. Essa non ha una data di nascita ma ha anzi sperimentato molte incarnazioni terrestri, e in ognuna di esse si è rivestita di un corpo umano e di un’identità temporanea (di cui possiamo calcolare l’oroscopo) che chiamiamo personalità. Prima di cominciare il suo cammino terreno, l’anima vive nella legge del dharma, ossia la legge dell’amore che unisce tutte le cose e tutti gli esseri, in uno stato dell’esistenza che vibra delle qualità luminose di cui essa è composta e in cui non c’è separazione dal divino. Le qualità che portiamo con noi al momento della nascita sono dunque qualità animiche, vibrazioni purissime, stellari, che provengono dalla Luce Divina e dall’Amore Divino di cui siamo figli, quasi sempre assenti però nella realtà terrestre e duale che ci troviamo a sperimentare una volta nati. Questa mancanza, nell’ambiente circostante (e quasi ovunque nel pianeta Terra), dello stesso tipo di vibrazioni di cui siamo portatori in quanto anime fatte di amore incondizionato, crea dentro di noi una serie di fondamentali ferite emozionali. Sono tutte ferite fatte di mancanza di amore, depositate nel bambino interiore: ferite primarie attorno alle quali si costruisce la psiche di un nativo. Se nasciamo sotto un certo segno zodiacale significa che, in quanto anime, siamo venuti a realizzare precise caratteristiche non-duali, che corrispondono a frequenze di luce e di amore che provengono dalle nostre stelle. Non appena ci incarniamo, l’assenza di difese psichiche ci espone alla ferita corrispondente alla frequenza stellare che portiamo con noi, che subiamo dalle persone e dall’ambiente che incontriamo sulla Terra (principalmente genitori, famiglia, situazioni di vita, ecc.). Incamerata la ferita primaria, la psiche del nativo inizierà a strutturarsi attraverso la creazione di uno specifico meccanismo di difesa, che nascerà come reazione alla ferita stessa e che avrà lo scopo di evitare il più possibile di riviverla e soffrirne ulteriormente.
Per proteggere una ferita esistono due strategie possibili, diverse e opposte: la polarità sinistra e la polarità destra, ossia i due poli della dualità terrestre. A seconda degli ingredienti di cui è composta la personalità di base di un nativo, ossia delle sue inclinazioni più naturali, la sua personalità si formerà scegliendo una delle due polarizzazioni come soluzione più semplice alla ferita primaria. L’altro polo, come vedremo più avanti, verrà attratto e manifestato nella realtà sperimentata nel mondo esterno. Se, ad esempio, nasco sotto il segno dell’Ariete, che vibra della luce stellare della virtù guerriera, ossia della forza d’amore che protegge i più deboli, molto probabilmente subirò una ferita di abuso e di impotenza (l’esatto opposto dell’amore che protegge). Successivamente, per sopravvivere, dovrò costruire una struttura psichica atta a evitare la percezione della ferita: potrò ad esempio diventare aggressivo, competitivo ed entrare in conflitto con il mondo esterno – per evitare che esso mi domini o mi abusi di nuovo – oppure potrò diventare sottomesso, obbediente e rifiutare la violenza ma anche il confronto con l’altro. Sono i due diversi modi con cui può costruirsi la psiche di un Ariete, e sono tra loro opposti.
Di solito non ricordiamo di essere connessi a certe qualità stellari perché la psiche con cui siamo identificati (fatta principalmente di pensiero ed emozioni) si è generata solo dopo averne perso la connessione: essa è nata come risposta alle ferite, ossia alla mancanza di quegli attributi di cui siamo portatori potenziali. Finché saremo convinti di essere solo una personalità fatta di meccanismi polari non riusciremo a entrare in contatto con la nostra anima. Le caratteristiche stellari si possono realizzare solo attraverso una trasformazione alchemica delle sostanze psichiche duali e polari che compongono la personalità. In questo libro scopriremo come avviene il processo di ascensione che permette di sciogliere l’incastro delle polarizzazioni e guarire le ferite della personalità duale per realizzare le caratteristiche animiche che siamo venuti a portare sulla Terra.
La polarizzazione duale
La reazione alla ferita subita dipende dagli ingredienti che la personalità ha a disposizione fin dalla nascita: a seconda del bagaglio istintivo e innato che ognuno porta con sé e che dipende principalmente dall’ascendente natale, si sceglierà (ovvero si produrrà, definirà e configurerà) una polarizzazione piuttosto che un’altra.
Rispetto alle caratteristiche stella di un certo segno zodiacale, la polarizzazione sinistra è quella che reagisce per eccesso, mentre la polarizzazione destra reagisce per difetto. Prendiamo ad esempio il segno del Toro che, nella sua non-dualità, è portatore dell’abbondanza e della prosperità di Madre Natura. La polarizzazione sinistra coincide con un programma polare che parla di eccesso di abbondanza, che si manifesterà con una personalità caratterizzata da bisogno di accumulo e possessività. La polarizzazione destra, invece, si struttura su un difetto della stessa qualità: ci parlerà quindi di scarsità e di mancanza. Un Gemelli nella sua non-dualità è una gioiosa interfaccia di scambio e comunicazione: nella polarità sinistra diviene eccessivamente espressivo (tratto dominante è la logorrea), nella polarità destra, al contrario, è eccessivamente chiuso e silenzioso (rasentando il mutismo).
Entrambe le polarizzazioni possono distinguersi ulteriormente in positive e negative. La polarizzazione positiva implica tratti caratteriali che piacciono alla personalità del nativo in quanto considerati utili e positivi per la sua vita; quella negativa, al contrario, implica tratti della personalità riconosciuti come negativi e non utili dal nativo stesso, in quanto fonte di sofferenza e di dolore. Ad esempio, una Bilancia che riesce con successo a farsi amare e accettare dagli altri grazie ai suoi talenti di diplomazia ed empatia sta vivendo una polarizzazione positiva del suo segno zodiacale che deriva dalla ferita di base (“non sentirsi amata”); una Bilancia che invece, a causa della stessa ferita, rinuncia a se stessa e al suo principio di piacere per elemosinare accettazione dagli altri, sta vivendo una polarizzazione negativa del suo segno. Un Capricorno mosso da ambizioni di successo concreto sta vivendo una polarizzazione positiva del suo segno zodiacale, mentre un Capricorno stacanovista e schiavo del lavoro e dei doveri è invece all’interno di una polarizzazione negativa. Entrambe, tuttavia, derivano dalla stessa ferita primaria capricornina: il “non sentirsi all’altezza”.
La piramide polare
Tutte le qualità associate a un segno zodiacale possono essere disposte su una piramide: in alto le caratteristiche non duali, che chiameremo stella, mentre alla base della piramide le due polarizzazioni, una a sinistra e l’altra a destra, come vediamo nella figura di seguito.
Per una descrizione più dettagliata delle polarizzazioni di un segno zodiacale utilizzeremo nel corso della trattazione una piramide estesa, che differenzia in modo specifico anche i tratti negativi e positivi delle polarizzazioni destra e sinistra. In questo modo, sulla cima della piramide troveremo la stella del segno zodiacale, alla base le polarità sinistra e destra negative, e sopra di queste (a metà della piramide) le polarità sinistra e destra positive.
La piramide polare...