E-Book, Deutsch, 320 Seiten
Puccini / Illica Tosca
1. Auflage 2012
ISBN: 978-3-8496-0138-6
Verlag: Jazzybee Verlag
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
Die Opern der Welt
E-Book, Deutsch, 320 Seiten
ISBN: 978-3-8496-0138-6
Verlag: Jazzybee Verlag
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
Dies ist das Libretto zur Oper Tosca. Genießen Sie zum Klang Ihrer Lieblingsoper die Original-Texte auf Ihrem Bildschirm. Einzelne Akte und, falls mehrsprachig, Sprachen lassen sich über das Inhaltsverzeichnis auswählen.
Weitere Infos & Material
Personaggi
Floria Tosca, celebre cantante (Soprano)
Mario Cavaradossi, pittore (Tenore)
Il Barone Scarpia, Capo della Polizia (Baritono)
Cesare Angelotti (Basso)
Il Sagrestano (Baritono)
Spoletta, Agente di Polizia (Tenore)
Sciarrone, Gendarme (Basso)
Un Carceriere (Basso)
Un Pastore (Ragazzo)
Un Cardinale – Il Giudice del Fisco
Roberti, esecutore di Giustizia – Uno Scrivano
Un Ufficiale – Un Sergente
Soldati, Birri, Dame, Nobili, Borghesi, Popolo, ecc.
Roma, Giugno 1800
Atto primo
La Chiesa di Sant'Andrea della Valle.
A destra, la Cappella Attavanti. A sinistra, un impalcato: su di esso, un gran quadro coperto da tela. Attrezzi vari da pittore. Un paniere.
ANGELOTTI Vestito da prigioniero, lacero, sfatto, tremante dalla paura, entra ansante, quasi correndo, dalla porta laterale. Dà una rapida occhiata intorno.
Ah! ... Finalmente! ... Nel terror mio stolto
vedea ceffi di birro in ogni volto.
Ha un moto di spavento, poi torna a guardare attentamente intorno a sé con più calma a riconoscere il luogo. Dà un sospiro di sollievo vedendo la colonna colla pila dell'acqua santa e la Madonna.
La pila ... la colonna ...
»A pie' della Madonna«
mi scrisse mia sorella ...
Si avvicina alla colonna e cerca la chiave ai piedi della statua della Madonna. Non trova; agitatissimo cerca di nuovo. Fa un atto di scoraggiamento e riprende a cercare. Finalmente, con un soffocato
grido di gioia, trova la chiave.
Ecco la chiave ... ed ecco la Cappella! ...
Addita la Cappella Attavanti; preso da nuovo timore d'essere spiato, si guarda d'attorno, poi si dirige alla Cappella; con gran precauzione introduce la chiave nella serratura, apre la cancellata, e scompare dopo aver rinchiuso il cancello.
SAGRESTANO Appare dal fondo: va da destra a sinistra, accudendo al governo della chiesa: avrà in mano un mazzo di pennelli. Si avvicina al'impalcato, parlando ad alta voce come se rivolgesse la parola a qualcuno.
E sempre lava! ... Ogni pennello è sozzo
peggio d'un collarin d'uno scagnozzo.
Signor pittore ... To'! ...
Guarda sull'impalcato; è sorpreso vedendolo deserto.
Nessuno. Avrei giurato
che fosse ritornato
il cavalier Cavaradossi.
Depone i pennelli, sale sull'impalcato, guarda dentro il paniere, e dice.
No, sbaglio. Il paniere è intatto.
Scende dall'impalcato. Suona l'Angelus. Il Sagrestano si inginocchia e prega sommesso.
Angelus Domini nuntiavit Mariae,
et concepit de Spiritu Sancto. Ecce
ancilla Domini; fiat mihi secundum
Verbum tuum. Et Verbum caro factum
est et habitavit in nobis.
Cavadarossi – Sagrestano
CAVARADOSSI dalla porta laterale, vedendo il Sagrestano in ginocchio.
Che fai?
SAGRESTANO alzandosi.
Recito l'Angelus.
Cavaradossi sale sull'impalcato e scopre il quadro. È una Maria Maddalena a grandi occhi azzurri con una gran pioggia di capelli dorati. Il pittore vi si sta dinanzi muto attentamente osservando.
Il Sagrestano, volgendosi verso Cavaradossi per dirigergli la parola vede il quadro scoperto ed esclama con grande meraviglia.
Sante ampolle! Il suo ritratto! ...
CAVARADOSSI volgendosi al Sagrestano.
Di chi?
SAGRESTANO.
Di quell'ignota
che i dì passati a pregar qui venìa
tutta devota – e pia.
Con untuosa attitudine accennando verso la Madonna, dalla quale Angelotti trasse la chiave.
CAVARADOSSI sorridendo.
È vero. E tanto ell'era
infervorata nella sua preghiera
ch'io ne pinsi, non visto, il bel sembiante.
SAGRESTANO scandalizzato.
(Fuori, Satana, fuori!)
CAVARADOSSI al Sagrestano.
Dammi i colori!
Il Sagrestano eseguisce, Cavaradossi dipinge con rapidità e si sofferma spesso a riguardare il proprio lavoro, mentre il Sagrestano va e viene, poi riprende i pennelli che lava in una catinella ai piedi dell'impalcato.
A un tratto Cavaradossi ristà dal dipingere; leva di tasca un medaglione contenente una miniatura e gli occhi suoi vanno dal medaglione al quadro.
Recondita armonia
di bellezze diverse! ... È bruna Floria,
l'ardente amante mia,
e te, beltade ignota,
cinta di chiome bionde!
Tu azzurro hai l'occhio, Tosca ha l'occhio nero!
L'arte nel suo mistero
le diverse bellezze insiem confonde:
ma nel ritrar costei
il mio solo pensier, Tosca, tu sei!
Continua a dipingere.
SAGRESTANO fra sè brontolando a mezza voce.
(Scherza coi fanti e lascia stare i santi.
S'allontana per prendere l'acqua onde pulire i pennelli, poi ritorna dal fondo e sempre scandalizzato dice.
Queste diverse gonne
che fanno concorrenza alle Madonne
mandan tanfo d'inferno.
Asciuga i pennelli lavati non senza continuare a borbottare.
Ma con quei cani – di volterriani
nemici del santissimo governo
non c'è da metter voce! ...
Pone la catinella sotto l'impalcato ed i pennelli li colloca in un vaso, presso al pittore.
Accennando a Cavaradossi.
Scherza coi fanti e lascia stare i santi.
Già, sono impenitenti tutti quanti!
Facciam piuttosto il segno della croce.)
Eseguisce.
A Cavaradossi.
Eccellenza, vado.
CAVARADOSSI.
Fa il tuo piacere!
Continua a dipingere.
SAGRESTANO indicando il cesto.
Pieno è il paniere ...
Fa...




