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E-Book, Italienisch, 216 Seiten

Resnick Come i bambini

IMMAGINA, CREA, GIOCA e CONDIVIDI. Coltivare la creatività con il Lifelong Kindergarten del MIT
1. Auflage 2018
ISBN: 978-88-590-1744-8
Verlag: Edizioni Centro Studi Erickson
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark

IMMAGINA, CREA, GIOCA e CONDIVIDI. Coltivare la creatività con il Lifelong Kindergarten del MIT

E-Book, Italienisch, 216 Seiten

ISBN: 978-88-590-1744-8
Verlag: Edizioni Centro Studi Erickson
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark



Nella scuola d'infanzia di oggi i bambini passano molto più tempo con esercizi didattici e schede fonetiche che a costruire cose o dipingere con le mani: l'asilo somiglia sempre di più ai gradi scolastici successivi. Con questo libro, frutto della sua esperienza trentennale al Media Lab del MIT, Mitchel Resnick ci dice che dovrebbe essere esattamente il contrario: è il resto della scuola (e il resto della vita) che deve diventare più simile alla scuola dell'infanzia. Nella società in cui viviamo la creatività è tra le abilità più richieste e più premiate, e il modo migliore per impararla, e soprattutto mantenerla, è continuare a immaginare, creare, giocare, condividere e riflettere... proprio come fa un bambino all'asilo.

Tra i maggiori esperti di tecnologie educative, è docente in Learning Research al Media Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, dove dirige il gruppo di ricerca Lifelong Kindergarten ed è titolare della cattedra LEGO®. Impegnato nella creazione di strumenti e attività che promuovono l'apprendimento creativo attraverso le nuove tecnologie, ha collaborato assieme al suo team allo sviluppo del kit di robotica LEGO® Mindstorms e ha ideato Scratch, il celebre linguaggio di programmazione utilizzato da bambini e bambine di tutto il mondo per realizzare contenuti multimediali interattivi.
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Capitolo primo


Apprendimento creativo


Dalla A alla X


Il 23 agosto del 2013 incontrai il rettore dell’Università Tsinghua, la più prestigiosa università di ingegneria della Cina. Dato che insegno al Massachusetts Institute of Technology (MIT) e che la Tsinghua è considerata il MIT cinese, era prevedibile che presto o tardi ci saremmo incontrati. Forse era meno prevedibile dove questo effettivamente avvenne: in Danimarca, alla LEGO®, l’azienda produttrice di giocattoli.

Il rettore della Tsinghua, Chen Jining, era andato a visitare il Gruppo LEGO® per cercare un nuovo approccio all’insegnamento e all’apprendimento. Il governo cinese aveva scelto la Tsinghua come capofila di un’iniziativa per la riforma nazionale dell’università. Chen si rendeva conto che il sistema di istruzione cinese si trovava di fronte a un problema serio, non soltanto a livello di università ma a livello generale, a partire dai primissimi gradi di scolarità. Il sistema cinese di istruzione, disse Chen, non preparava gli studenti a rispondere ai bisogni di una società in evoluzione.

Il problema non emergeva nei voti e nei punteggi degli studenti agli esami. Infatti, molti studenti cinesi andavano bene, secondo le misure tradizionali di valutazione. La stessa Tsinghua era frequentata quasi solo da studenti che avevano ricevuto ottimi voti alla scuola primaria e per tutta la secondaria, e molti di essi continuavano a prendere i voti più alti (A) anche lì all’università. Chen li definiva «studenti A».

Ma Chen sapeva che occorreva qualcos’altro. Riteneva che molti studenti A — nonostante gli ottimi voti e punteggi agli esami — non possedessero lo spirito creativo e innovativo necessario per avere successo nella società di oggi. Secondo Chen, la Cina aveva bisogno di una nuova specie di studenti, che lui chiamava «studenti X». Spiegò che gli studenti X sono pronti a correre rischi e a provare cose nuove. Vogliono definire i propri problemi, anziché limitarsi a risolvere quelli del libro di testo. Sono gli studenti X a tirare fuori le idee più innovative e nuove percorsi creativi.

Chen disse che la priorità alla Tsinghua era formare più studenti X per la società cinese. Voleva trasformare la sua università così che attirasse, incoraggiasse e sostenesse gli studenti X. Chen era andato in visita al Gruppo LEGO® perché vedeva in questa azienda un possibile alleato per la sua missione. Quando guardava i bambini giocare a costruire con i mattoncini LEGO®, sentiva che sviluppavano un pensiero «in stile X». Esploravano, sperimentavano e sondavano continuamente i limiti, sviluppando il loro pensiero creativo. Chen voleva trovare altri modi di coltivare quello stile di pensiero alla Tsinghua.

Chen parlava degli studenti e delle scuole cinesi, ma la situazione è simile anche nel resto del mondo. Nella maggior parte dei Paesi, per la maggior parte delle scuole è più importante insegnare a seguire le istruzioni e le regole (diventare studenti A) che aiutare gli studenti a sviluppare le proprie idee, i propri obiettivi e le proprie strategie (diventare studenti X). Gli obiettivi e gli approcci dei sistemi di istruzione di tutto il mondo sono ampiamente rimasti immutati nel corso dell’ultimo secolo, ma sempre più persone, come Chen, iniziano a rendersi conto della necessità di cambiare.

La necessità di cambiare deriva in parte da ragioni economiche. Oggi il lavoro sta attraversando una trasformazione radicale. Molti posti di lavoro stanno scomparendo, perché ora sono i computer e i robot a svolgere i compiti di routine (e non solo quelli di routine), e quasi tutti i lavori stanno cambiando perché le persone e i posti di lavoro devono continuamente adattarsi a un flusso costante di nuove tecnologie, nuove fonti di informazioni e nuovi canali di comunicazione. Nel suo libro Now you see it («Adesso vedi»), Cathy Davidson stima che circa i due terzi dei bambini che oggi frequentano la scuola primaria andranno a fare lavori che ancora non sono stati inventati. Perché le persone possano realizzarsi e vivere al meglio in questo panorama in rapido cambiamento, la capacità di pensare e agire in modo creativo è più importante che mai.

Il pensiero creativo è necessario anche al di fuori del posto di lavoro. Il ritmo del cambiamento continua ad accelerare in tutti i tipi di attività, in tutti gli aspetti della nostra vita. Nel corso della loro vita, i giovani di oggi si troveranno di fronte a situazioni nuove e inaspettate. Devono perciò imparare a gestire creativamente l’incertezza e il cambiamento, non soltanto nella vita lavorativa ma anche in quella personale (come sviluppare e mantenere amicizie in un’epoca in cui le reti sociali sono in continuo mutamento) e in quella civile (come partecipare in maniera significativa a comunità con bisogni e confini in costante cambiamento).

Come possiamo aiutare i giovani a sviluppare il pensiero creativo così che siano preparati a vivere in questo mondo che cambia continuamente? Questa è la domanda che sta al centro di questo libro — ed è la domanda che ha motivato il mio lavoro (e la mia vita) negli ultimi trent’anni.

Ho la fortuna di lavorare al MIT Media Lab, un laboratorio di ricerca pieno di studenti X e ricercatori X, persone che costantemente esplorano nuove idee e inventano nuove possibilità. È un ottimo ambiente per me, ma trovo frustrante il fatto che, altrove, pochissime persone abbiano accesso a questo tipo di opportunità e di stimoli. Il mio obiettivo è portare lo spirito di creatività e innovazione del Media Lab ai bambini di tutto il mondo così che anche loro possano diventare pensatori X.

Per realizzare questo obiettivo, il mio team di ricerca al Media Lab lavora allo sviluppo di nuove tecnologie e attività che coinvolgano bambini in esperienze creative di apprendimento. Abbiamo collaborato con il Gruppo LEGO® per più di trent’anni, contribuendo a sviluppare nuove generazioni di kit di costruzioni e a diffondere il verbo dell’apprendimento giocoso (playful learning) insieme a nuovi partner, come l’Università Tsinghua. Abbiamo anche sviluppato il linguaggio di programmazione Scratch e la relativa comunità online, permettendo a milioni di bambini e ragazzi di tutto il mondo di creare e condividere le proprie storie interattive, i propri giochi e le proprie animazioni. E abbiamo contribuito a far nascere la rete Computer Clubhouse di centri di apprendimento dove, nel doposcuola, bambini e ragazzi di comunità a basso reddito imparano a esprimersi creativamente con le nuove tecnologie.

In questo libro attingerò da storie e lezioni nate all’interno di questi progetti per esplorare il come e il perché del pensiero creativo, individuando le ragioni per cui esso è tanto importante nel mondo di oggi e condividendo strategie per aiutare i giovani a crescere come persone che pensano creativamente.

Il libro si rivolge a tutti coloro che si occupano di bambini e ragazzi, apprendimento e creatività, siano essi genitori alle prese con la scelta di giochi e attività per i loro figli, educatori alla ricerca di nuovi modi di aiutare i propri studenti ad apprendere, dirigenti scolastici che attuano nuove iniziative educative, progettisti che creano prodotti o attività nuovi o semplicemente persone curiose di sapere di più sui bambini e sui ragazzi, sull’apprendimento e sulla creatività.

Mi aspetto che il libro risulti interessante soprattutto per chi è affascinato (o spaventato) dal ruolo delle nuove tecnologie nella vita dei bambini e dei ragazzi. Pur essendo impegnato attivamente nello sviluppo di nuove tecnologie per i bambini, sono perplesso e preoccupato per il modo con cui molte tecnologie stanno entrando nella vita dei bambini. La maggior parte delle app e dei giocattoli ad alta tecnologia destinati ai bambini non è progettata per sostenere o incoraggiare il pensiero creativo. Questo libro presenta un punto di vista alternativo. Evidenzia come le nuove tecnologie — se opportunamente progettate e supportate — possano moltiplicare — per tutti i bambini, quale che sia l’ambiente da cui provengono — le opportunità di sperimentare, esplorare ed esprimersi sviluppando al contempo il pensiero creativo.

L’obiettivo ultimo a cui tendo, nel lavoro, è un mondo pieno di persone creative — persone X — che sviluppino continuamente nuove possibilità per sé e per la loro comunità. Credo che questo libro arrivi al momento giusto: oggi più che mai c’è bisogno di pensiero creativo e le nuove tecnologie stanno offrendo nuove opportunità per aiutare i giovani a svilupparlo. Ma credo anche che il messaggio centrale di questo libro sia senza tempo. Il pensiero creativo è sempre stato, e sempre sarà, una parte essenziale di ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Vivere da persone che pensano creativamente può portare non soltanto gratificazioni economiche ma anche gioia, appagamento, scopo e significato. I bambini non meritano nulla di meno.

Lifelong Kindergarten, al giardino d’infanzia per tutta la vita


Tra la fine del 1999 e l’inizio del 2000 partecipai a una conferenza in cui si discuteva su quali fossero state le più grandi invenzioni del secondo millennio. Secondo alcune persone, l’invenzione più importante era stata la macchina da stampa, secondo altre il motore a vapore, la lampadina o il computer.

Il mio candidato come più grande invenzione del secondo millennio? Il giardino d’infanzia.

Questa scelta potrebbe stupire. La maggior parte delle persone non pensa al giardino d’infanzia come a un’invenzione, e men che meno come a un’invenzione importante. Ma...



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