Scherer / Frei | Il BIM nell'edilizia | E-Book | www.sack.de
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E-Book, Italienisch, 184 Seiten

Scherer / Frei Il BIM nell'edilizia

Una guida per l'introduzione strategica del BIM nell'edilizia
1. Auflage 2024
ISBN: 978-3-7598-3458-4
Verlag: epubli
Format: EPUB
Kopierschutz: 0 - No protection

Una guida per l'introduzione strategica del BIM nell'edilizia

E-Book, Italienisch, 184 Seiten

ISBN: 978-3-7598-3458-4
Verlag: epubli
Format: EPUB
Kopierschutz: 0 - No protection



Le cose si stanno lentamente muovendo in termini di BIM: sempre più offerenti richiedono una pianificazione e un'esecuzione supportate dal BIM, nonché modelli BIM per l'aggiudicazione dei contratti. Oltre alle gare d'appalto e all'esecuzione basate su modelli, sono sempre più richiesti anche criteri di idoneità qualitativa come personale chiave BIM, progetti di riferimento o un concetto BIM. Con il manuale d'uso, pubblicato per la prima volta nel 2020, l'SBC mira a rendere più facile, soprattutto per le PMI, iniziare a lavorare con il BIM. Il manuale serve come base per applicare strategicamente e con successo il BIM nella propria azienda. Sulla base della prima versione, sono stati presi in considerazione gli sviluppi degli ultimi anni con figure di spicco dell'industria edilizia svizzera e sono stati rivisti i casi d'uso pratici.

Peter Scherer ist verantwortlich für die Weiterbildung und leitet das MAS Digitales Bauen sowie weitere Weiterbildungsangebote am Institut Digitales Bauen der Fachhochschule Nordwestschweiz (FHNW). Im Rahmen von Dienstleistungsaufträgen arbeitet er eng mit der Praxis zusammen, damit die Erkenntnisse in der Anwendung der BIM-Methode eingebracht werden können. Weiter arbeitet er am Institut an Forschungs- und Entwicklungsprojekten mit.
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1. Strategie di introduzione del BIM


1.1. Le basi per l’introduzione strategica del BIM


Molte imprese nel settore edilizio si occupano solo marginalmente del proprio sviluppo strategico, ma funzionano comunque bene. Se si desidera invece introdurre i metodi digitali è però almeno necessario un orientamento strategico che definisca gli obiettivi dell’introduzione del BIM. Se si dispone di una strategia aziendale, questa può essere ampliata per includere gli aspetti dei metodi digitali.

Né il metodo BIM, né la digitalizzazione, né tantomeno la trasformazione digitale sono fini a se stessi, ma devono essere orientati alla realizzazione di un quadro futuro.

In particolare, quando si parla di «edilizia digitale» è fondamentale che in futuro le imprese di costruzione si confrontino con gli sviluppi attuali e quelli possibili. Questi sviluppi, in determinate condizioni, possono cambiare il mercato più velocemente di quanto possiamo vedere oggi.

Sono soprattutto le piccole e medie imprese (PMI) a necessitare di un orientamento strategico. Con la trasformazione digitale c’è il pericolo che le imprese sottovalutino il tema e che non siano poi più in grado di recuperare la vertiginosa evoluzione delle condizioni con le sole proprie forze. Al contrario, le PMI hanno il grande vantaggio di poter introdurre cambiamenti più velocemente rispetto alle grandi aziende. Devono però ragionare sul futuro in maniera proattiva e non reagire quando è ormai troppo tardi.

1.2. Sviluppo strategico generale


L’orientamento strategico viene generalmente sviluppato a livello dirigenziale in collaborazione con i quadri medi e inferiori. Nelle PMI questi livelli si fondono, imponendo la necessità di uno sviluppo collaborativo dell’orientamento. La cosa fondamentale è coinvolgere nei processi decisionali tutte le persone chiave quanto più possibile. Le decisioni vere e proprie restano in ultima analisi competenza della dirigenza. Nella situazione ideale, il processo decisionale deve portare a un consenso tale per cui tutte le parti considerino la decisione finale giustificabile. Se viene presa una delibera contro le aspettative di alcune delle persone che hanno contribuito al processo decisionale, è necessario spiegarla in maniera esauriente. Si tratta di un passaggio di non poca importanza, perché l’applicazione della strategia richiede la collaborazione di tutti i dipendenti dell’impresa, in particolare nell’ambito digitale. Come illustrato nella Figura 2, dopo lo sviluppo dell’orientamento strategico dall’alto verso il basso (top-down), la sua applicazione deve avvenire dal basso verso l’alto (bottom-up).

Figura 2: Le quattro fasi dello sviluppo strategico


Fasi

1. Analisi della situazione all’interno dell’impresa di costruzione e del mercato all’esterno della propria organizzazione.

2. Definizione dei princìpi aziendali, inclusa la definizione dei valori (missione) e dello scenario futuro a cui si aspira (visione).

3. Sviluppo di una o più strategie e relative misure.

4. Ripetizione ciclica dei primi tre passaggi alla luce delle conoscenze acquisite tramite le misure e i cambiamenti interni ed esterni.


Orientamento strategico generale dell’impresa di costruzione

Diversi strumenti e pubblicazioni hanno affrontato il tema delle fasi per lo sviluppo dell’orientamento strategico. Questo manuale non affronta nel dettaglio il processo di sviluppo della strategia.

Bibliografia consigliata

Business Model Generation: Ein Handbuch für Visionäre, Spielveränderer und Herausforderer, Alexander Osterwalder (ISBN-13: 978-3-593-39474-9)

Strategy Explorer – das Strategiewerkzeug für Teams, Stefan Pastuszka (ISBN-13: 978-3-869-36934-1)

Unternehmensstrategie: Instrumente und Methoden zur Strategieentwicklung, Kurt Nagel (ISBN-13: 978-3-778-30872-1)

Strategieentwicklung kompakt: Eine praxisorientierte Einführung, Dietmar Sternad (ISBN-13: 978-3-658-10366-8)

1.3. Esempio di orientamento strategico per l’introduzione del BIM


A titolo esemplificativo, vengono qui descritte le visioni di tre imprese di costruzione e il loro orientamento strategico per comprendere come i metodi digitali possono influenzare il futuro di un’azienda.

Visione 1: Diventare una piccola impresa specializzata in mercati di nicchia

Descrizione sintetica: Queste piccole imprese forniscono i loro servizi in maniera efficace e sono attive nei mercati di nicchia. L’organizzazione snella dei processi amministrativi consente loro di sfruttare al massimo le ore lavorative grazie alla digitalizzazione per svolgere attività che creano valore (report digitali, ecc.). Con il metodo BIM, queste imprese entrano in contatto con l’esterno solo di rado, ad esempio quando il committente del progetto collabora con altre aziende, quando legge informazioni dai modelli digitali delle opere edilizie o risponde a eventuali domande. Alcune imprese edili impiegano il metodo BIM in maniera isolata (picchettatura con tacheometro da cantiere sulla base di precedenti dati del progettista). Questo tipo di impresa riceve le istruzioni di base per l’esecuzione molto tempo prima in forma cartacea o PDF.

Scenario strategico: Le piccole imprese utilizzano il metodo BIM soprattutto se altre imprese lo hanno già fatto con successo. Inoltre, i dipendenti possiedono già le competenze necessarie o possono acquisirle con l’applicazione pratica. Si procede con applicazioni singole e isolate in base alla situazione e non in modo sistematico. Tipiche applicazioni BIM:

uso di tacheometri robotici;

impiego di dispositivi di comando per le macchine;

calcolo delle quantità e delle masse per l’elaborazione dell’offerta.


I modelli costruttivi digitali per gli utilizzi sopracitati vengono preparati dai fornitori di servizi esterni oppure ordinati direttamente ai progettisti in modo tale da poter essere ulteriormente elaborati senza competenze proprie.

Visione 2: Diventare una PMI leader nel mercato edilizio locale

Descrizione sintetica: Chi ha posizionato la propria impresa di costruzione nel mercato locale, ottimizzerà i propri processi se mira a diventare leader del mercato o a mantenere tale posizione. Il modello costruttivo digitale detiene un ruolo centrale in questo ambito. Vengono inoltre messi in discussione i flussi di lavoro e, dove sensato e necessario, digitalizzati. Anche se l’impresa al momento riceve ancora la documentazione di base per l’esecuzione in forma cartacea o in PDF, nell’ambito progettuale il metodo BIM si è già affermato. I guadagni generati dalla maggiore efficacia vengono investiti nel medio termine nell’ulteriore sviluppo dell’impresa stessa.

Scenario strategico: L’impresa di costruzione inizierà presto a testare singole applicazioni del metodo BIM con l’obiettivo di ottenere un immediato aumento della produttività. Tipiche applicazioni BIM:

uso di tacheometri robotici;

impiego di dispositivi di comando per le macchine;

utilizzo di scanner laser 3D o droni per controllare i progressi in cantiere;

calcolo delle quantità e delle masse per l’elaborazione dell’offerta e per l’utilizzo in cantiere;

pianificazione delle casserature;

utilizzo di un ambiente di condivisione virtuale per i progetti e i modelli digitali degli edifici.


Il modello costruttivo digitale viene preparato selettivamente (a seconda dell’applicazione BIM) o collettivamente (per più applicazioni BIM) da fornitori esterni oppure ordinato direttamente ai progettisti in modo da poter essere ulteriormente elaborato. L’impresa acquisirà inoltre competenze nell’ambito del BIM, da una parte per poter verificare i modelli digitali degli edifici forniti dai progettisti e dall’altra per poter impiegare i modelli digitali degli edifici per le proprie applicazioni BIM oppure arricchirli con ulteriori informazioni.

Visione 3: Diventare una PMI leader del mercato edilizio regionale

Descrizione sintetica: In quanto leader di mercato, non vengono solo ottimizzati costantemente i propri flussi di lavoro, ma con i metodi digitali si osserva anche un miglioramento sul fronte delle forniture e della catena del valore. L’ottimizzazione ha un ruolo particolarmente importante, dati i grandi volumi di materiali e risorse. Ovviamente i processi interni devono essere costantemente ottimizzati (report, piani di impiego, ecc.) per poter aumentare la produttività. Per realizzare questo obiettivo è previsto un processo di miglioramento continuo sempre attivo. Le imprese di costruzione che vogliono affermarsi come leader di mercato regionale hanno al loro interno dipendenti con competenze digitali. I modelli digitali degli edifici vengono creati e preparati per l’esecuzione. Le imprese edili possono già integrare le loro conoscenze nella fase progettuale, ottenendo la possibilità di offrire nuovi servizi a favore, tra gli altri, dei committenti. I guadagni generati dalla maggiore efficienza vengono investiti immediatamente nell’ulteriore...



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