E-Book, Italienisch, 332 Seiten
Reihe: Cose spiegate bene
Sofri Cose spiegate bene. Colpo di teatro
1. Auflage 2023
ISBN: 978-88-7091-857-1
Verlag: Iperborea
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
E-Book, Italienisch, 332 Seiten
Reihe: Cose spiegate bene
ISBN: 978-88-7091-857-1
Verlag: Iperborea
Format: EPUB
Kopierschutz: 6 - ePub Watermark
«Colpo di teatro» è il sesto numero di «COSE Spiegate bene», la rivista di carta del Post realizzata in collaborazione con Iperborea. Qualcuno dice che il teatro è «ogni volta che una persona recita e una persona guarda», definizione che rende teatro gran parte delle nostre vite quotidiane: e il teatro poi ci si infila, nelle vite quotidiane, a forza di modi di dire, citazioni d'opera, ma anche accogliendole nei suoi palcoscenici e sulle sue poltroncine. Come è vero anche per la parola «libri», di cui si occupò il primo numero di «COSE Spiegate bene», noi chiamiamo «teatro» sia il contenuto che il contenitore, e le due cose insieme hanno molto da raccontare: gli aspetti economici, l'organizzazione delle stagioni e delle compagnie, le architetture, le vite degli attori, le storie degli autori, le professioni di chi pianta chiodi e di chi promuove gli spettacoli sui social network, il pubblico e i suoi comportamenti, e quello che è successo in questi anni al teatro, sempre raccontato come fragile e sempre capace di riempire i suoi «teatri». Con testi di Malika Ayane, Marco Baliani, Matteo Caccia, Andrea De Rosa e della redazione del Post.
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Cinque teatri del mondo
1 Teatro alla Scala, Milano
Fu il dramma musicale , composto appositamente per l’occasione da Antonio Salieri, l’opera che inaugurò l’attività del Teatro alla Scala di Milano il 3 agosto 1778. Il nome completo del teatro era Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala e veniva da quello di una chiesa preesistente intitolata alla moglie di uno dei signori di Milano, appartenente alla famiglia veronese degli Scaligeri: da quel giorno è diventato uno dei più importanti del mondo e ha ospitato i più famosi e illustri maestri, direttori d’orchestra, cantanti lirici, compositori musicali, ballerini e registi. La Scala è anche sede dell’omonima orchestra, corpo di ballo, coro e Filarmonica, oltre che dell’Accademia, una scuola di musica, ballo e mestieri legati al teatro.
Prima della Scala, il più importante teatro di Milano era il Regio Ducal Teatro, che si trovava nel cortile di Palazzo Reale: nel 1776 fu danneggiato da un incendio durante una festa per il carnevale e le novanta famiglie di Milano che possedevano un palco nel vecchio teatro chiesero il permesso all’arciduca Ferdinando d’Austria – allora governatore di Milano – di poterne costruire e finanziare uno nuovo: la Scala, appunto. Il progetto del nuovo teatro fu realizzato dal celebre architetto neoclassico Giuseppe Piermarini e approvato dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria: la sala a forma di ferro di cavallo – tipica dei più ammirati teatri italiani – prevedeva tremila posti, quattro ordini di palchi, due gallerie e il loggione. L’acustica, anche grazie alla volta di legno, è tuttora considerata tra le migliori d’Europa. In breve tempo la Scala divenne il luogo dove si incontravano le famiglie aristocratiche e la grande borghesia milanese, che nei palchi ricevevano ospiti e davano banchetti, mentre in platea, dove non c’erano sedie, seguiva lo spettacolo il pubblico più povero che spesso decretava però, fischiando o applaudendo, il successo di un’opera. Nel quinto ordine di palchi poi si giocava d’azzardo, attività proibita nel resto della città.
Nel tempo il teatro si è trasformato da istituzione austriaca a punto di riferimento della vita culturale italiana, dove nelle occasioni più importanti erano presenti prima i regnanti e poi i presidenti e ministri della Repubblica. Il momento più atteso ogni anno è la prima, che dal 1951 si tiene stabilmente nella sera del 7 dicembre, giorno di sant’Ambrogio, patrono di Milano: partecipano, oltre che i rappresentanti delle istituzioni, le famiglie più ricche e i protagonisti del mondo dello spettacolo, della cultura, della politica e della vita mondana milanese e italiana.
2 Staatsoper, Vienna
La Staatsoper (Teatro dell’opera di Stato) di Vienna è uno dei teatri dell’opera più famosi al mondo; è stato costruito tra il 1861 e il 1869 e inaugurato il 25 maggio 1869 con la rappresentazione del di Mozart, alla presenza dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I, finanziatore della costruzione. Il nome iniziale del teatro era Wiener Hofoper (Teatro di Corte), modificato nel 1921, quando l’Austria diventò una repubblica.
Il progetto del teatro, in stile neorinascimentale, era degli architetti Eduard van der Nüll per gli interni e August Sicard von Sicardsburg per la struttura, ma nessuno dei due riuscì a vederlo completato: il primo si suicidò nel 1868, probabilmente per le molte critiche alla realizzazione del teatro, e il secondo morì di tubercolosi poche settimane dopo.
Il teatro fu il primo degli edifici pubblici costruiti sulla Ringstrasse, un anello di grandi viali che nella seconda metà dell’Ottocento sostituì le mura medievali e che circonda il centro storico della città.
Durante la Seconda guerra mondiale, nel marzo del 1945, gran parte del teatro fu distrutta durante un bombardamento americano che lasciò intatti la facciata, l’atrio e la scala principale, e al termine della guerra si decise di ricostruirlo; riaprì al pubblico nel 1955, in una forma quasi uguale a quella originaria.
Fra i più importanti musicisti che hanno diretto il teatro ci sono stati Gustav Mahler, Richard Strauss, Karl Böhm, Herbert von Karajan e Lorin Maazel.
Uno degli eventi più noti che si tengono allo Staatsoper è il ballo delle debuttanti (Opernball), che si svolge tutti gli anni durante il carnevale: per creare la sala da ballo vengono rimosse le sedie dalla platea e posato un nuovo pavimento al livello del palcoscenico.
3 Globe Theatre, Londra
Il Globe Theatre, nella forma che oggi si trova nel centro di Londra, è il terzo teatro a portare questo nome.
Il primo fu costruito nel XVI secolo dalla compagnia per cui William Shakespeare scrisse quasi tutte le sue opere e fu inaugurato nel 1599, ma venne poi distrutto nel 1613 da un incendio sviluppatosi per un colpo di cannone sparato in scena durante una rappresentazione dell’. Fu ricostruito nel 1614, ma chiuso definitivamente nel 1642 da un’ordinanza parlamentare durante la Prima guerra civile inglese, e abbattuto nel 1644.
Nella sua forma originaria, il Globe Theatre era un anfiteatro all’aperto a tre piani, con una capienza di circa tremila spettatori fra la platea, con i posti più economici dai quali il pubblico assisteva alle rappresentazioni in piedi, e le tre gallerie per i posti a sedere.
A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, soprattutto sotto la spinta dell’attore e regista americano Sam Wanamaker, si è cominciato a lavorare per la ricostruzione del teatro, cercando di mantenere il più possibile l’aderenza al progetto originario, con l’utilizzo di legno di quercia per la costruzione e di un tetto di paglia per la copertura. Il teatro attuale è poco distante dalla sede del teatro originale nel quartiere di Southwark, sulla riva sud del Tamigi, ma non è stato possibile ricostruirlo nella stessa posizione perché occupata all’epoca da un condominio.
Il Globe Theatre è stato riaperto nel 1997, e nella sua forma attuale il teatro può accogliere circa 1.500 spettatori. Una sua riproduzione, poi intitolata a Gigi Proietti, è stata inaugurata a Villa Borghese, a Roma, nel 2003.
4 Sydney Opera House, Sydney
La Sydney Opera House è uno degli edifici più significativi dell’architettura del XX secolo per la caratteristica forma della sua copertura, composta da una serie di «conchiglie» o «vele» affiancate, che si affacciano sulla baia di Sydney, in Australia. La sua costruzione iniziò nel 1959 sotto la guida dell’architetto danese Jørn Utzon, che aveva vinto il concorso internazionale indetto dallo stato australiano del New South Wales con un progetto ammirato universalmente e considerato molto innovativo. Utzon però si dimise dal suo incarico nel 1966, quando la struttura esterna dell’edificio era praticamente completata, per contrasti con il governo dello Stato, committente dell’opera, e fu sostituito dall’architetto australiano Peter Hall, che portò a termine i lavori.
Durante le elezioni, i rivali politici erano divisi sul progetto, giudicato inutilmente costoso dalle opposizioni, che una volta arrivate al governo tagliarono i fondi a Utzon e al cantiere. Utzon lasciò l’Australia – dove non era mai stato prima di vincere il concorso – senza tornare mai più. Non venne neanche invitato per l’inaugurazione, nel 1973, né fu menzionato il suo nome in quell’occasione, quando venne la regina. E la sua stessa carriera risentì a lungo di questo fallimento. Solo in questo secolo le autorità australiane iniziarono a cercare di farsi perdonare e a dichiarare la loro riconoscenza per l’architettura più celebre del paese, invitando Utzon a collaborare ai lavori di rinnovo del teatro, che ha una capienza di oltre cinquemila spettatori nelle varie sale, la più grande delle quali è la sala da concerti con oltre 2.500 posti a sedere.
La Sydney Opera House è la principale destinazione turistica australiana, visitata da oltre dieci milioni di persone l’anno, ed è probabilmente l’immagine più spesso utilizzata per la rappresentazione dell’Australia. La sua architettura caratteristica è comparsa anche in diversi film, fra i quali , , , , mentre in una scena di i protagonisti indossano dei costumi ispirati alla forma particolare del tetto del teatro.
5 Metropolitan Opera House, New York
La Metropolitan Opera House è il teatro in cui tiene i suoi spettacoli la compagnia omonima, fondata nel 1883, che ebbe la sua prima sede nel primo Met (come viene anche chiamato il teatro) che si trovava a New York, all’incrocio fra Broadway e 39th Street a Manhattan. Il primo teatro fu poi abbandonato nel 1966 quando fu inaugurata la sede attuale, costruita per venire incontro alle esigenze di spazi più adeguati per la gestione delle strutture tecniche e di scena necessarie per la ricchezza delle rappresentazioni in programma.
Il Met si trova nell’Upper West Side di Manhattan,...